I contributi degli esperti e le ricerche e le ricerche esclusive

Il 10 febbraio di settantanove anni fa – anche se in realtà dalla documentazione custodita nell’archivio KZ-Gedenkstätte di Dachau risulta che la data ufficiale è il 9 febbraio –, dopo essere stato arrestato dalla Gestapo nel suo appartamento di via Pomerio, si spegneva ad appena 35 anni nel campo di concentramento di Dachau l’ex questore reggente di Fiume Giovanni Palatucci. Si sarebbe potuto salvare se solo avesse ceduto alle forti pressioni esercitate nei suoi confronti da alcuni amici, ma non lo fece perché, come scriveva egli stesso ai genitori l’8 ottobre 1941 aveva ancora la «possibilità di fare un po’ di bene», rappresentando, evidentemente, in quel momento l’unica ancora di salvezza per tanti perseguitati. Finalmente, a distanza di alcuni anni, A distanza di anni, dopo aver compulsato alcuni documenti finora inediti finalmente, siamo riusciti a dare un nome ed un volto all’ambiguo personaggio che faceva il doppio gioco comunicando alle autorità tedesche quanto accadeva quotidianamente all’interno della Questura.

Questi e tanto altro ancora nella seconda edizione, riveduta ed arricchita di nuovi documenti inediti che svelano tutti i particolari del delatore di Palatucci il quale agevolò il suo arresto ad opera del Comando di Polizia delle SS e della Sicherheitspolizei agli ordini del famigerato capitano Heinrich Schlünzen.

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