Il 19 novembre 1969, a soli 22 anni e dopo poco più di un anno di servizio, il giovane poliziotto irpino Antonio Annarumma fu chiamato a partecipare al servizio d’ordine durante una manifestazione sindacale contro il caro-affitti nel centro di Milano. Quella che iniziò come una normale giornata di lavoro si trasformò in un evento tragico che avrebbe segnato la storia italiana.
Durante gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, Annarumma, alla guida di un mezzo della polizia, fu colpito violentemente alla testa. Le circostanze esatte dell’accaduto rimasero oggetto di dibattito e controversie. Gravemente ferito, fu immediatamente trasportato all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove purtroppo morì poco dopo il ricovero.
La morte prematura di Antonio Annarumma scosse profondamente l’opinione pubblica italiana. Fu il primo agente di polizia a cadere in servizio nell’ambito dei conflitti sociali che caratterizzarono l’inizio degli “anni di piombo”, diventando suo malgrado un simbolo di quel periodo turbolento della storia italiana.