I contributi degli esperti e le ricerche e le ricerche esclusive

Novantacinque anni fa, il 13 febbraio del 1929, Alexander Fleming annunciò ai colleghi medici i primi risultati delle sue ricerche sulla penicillina. L’anno prima aveva scoperto casualmente le proprietà antibiotiche di questa muffa. Pochi allora fecero caso al suo lavoro che nel 1945 gli sarebbe valso il Nobel e che avrebbe salvato milioni di vite. Fleming osservò che in una piastra di coltura contaminata da una muffa la crescita batterica era inibita; venne così creata la penicillina G.

Già nel 1895 il medico italiano Vincenzo Tiberio aveva pubblicato all’Università di Napoli uno studio sugli effetti di questa muffa che egli notò in un pozzo vicino alla sua casa di Arzano. Purtroppo le sue ricerche non vennero ritenute interessanti dall’ambiente scientifico italiano e vennero riscoperte solo quaranta anni dopo la sua morte. Tuttavia solo dal 1941 la penicillina sarà utilizzata contro le infezioni batteriche. Nel 1943 l’industria americana, spinta dalla necessità di curare i feriti nel corso della seconda guerra mondiale, ne cominciò la produzione a livello industriale, rivoluzionando il mondo della medicina.

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