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Il 30 gennaio 1944 parte da Milano il convoglio numero 24, con a bordo 605 ebrei arrestati in tutta l’Italia Settentrionale e Centrale nei mesi immediatamente precedenti. I prigionieri in partenza da Milano provenivano dal carcere di San Vittore dove erano confluiti dai vari campi di concentramento provinciali creati dalle autorità fasciste italiane appositamente per rinchiudervi gli ebrei arrestati: Tonezza del Cimone (Vicenza), Bagno a Ripoli (Firenze), Calvari di Chiavari e il campo provinciale di Forlì.

A San Vittore furono anche concentrati ebrei fermati alla frontiera italo-svizzera. Furono trasferiti dal carcere di San Vittore alla Stazione Centrale dove sul cosiddetto binario 21 li attendeva un treno merci che poi fece sosta a Verona per aggiungere altri deportati. il convoglio arrivò ad Auschwitz-Birkenau il 6 febbraio dopo una settimana di viaggio. Tra gli identificati di questo convoglio, i bambini (nati dopo il 1931) erano 36, gli anziani (nati prima del 1885) erano 158. Una volta giunti ad Auschwitz, furono immessi nel campo 97 uomini (età media 34 anni) e 31 donne (età media 35 anni), mentre tutti gli altri 477 deportati superarono la selezione per le camere a gas e furono barbaramente trucidati il giorno stesso dell’arrivo del convoglio.

Di coloro che riuscirono ad entrare nel campo di Auschwitz sono sopravvissuti in 22 (14 uomini e 8 donne). I loro nomi sono: Mario Abenaim, Isacco Bayona, Erich Cohn, Bruno Cottignoli, Anna Di Gioacchino, Lisa Dresner, Gilberto Hasson, Hans Kahlberg, Sofia Sara Kaufmann, Nino Matatia, Bianca Maria Morpurgo, Enrica Polacco, Teodoro Elia Rozay, Luciana Sacerdote, Liliana Segre (che all’epoca aveva appena 13 anni), Aldo Sorani, Davide Soria, Leo Urbach, Leo Verderber, Schulim Vogelmann, Lotte Wallach e Joseph Ziegler.

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