Da bambino ricordo quante volte passando da Isernia per San Pietro Infine andando in treno a Roma o a Napoli ho incontrato Venafro guardavo la strada le montagne scavate dalla pioggia e dalla neve ridotte quasi in ossa e mi chiedevo perché mi attraevano così tanto, che storia avessero.
Mio padre mi parlava della guerra passata di lì come in un sogno astratto, mitologico e irreale. Le calanche di Venafro come rasoi di pietra si ergevano alte innanzi a me sopra il Castello Pandone. Eppure oggi, dopo una vita passata viaggiando per la stessa terra, mai avrei pensato che di quella stessa guerra fosse nato un grande museo, lo ignoravo del tutto.
Me ne hanno parlato, invece, per primi Ciro, Carmine e Francesco in occasione dell’evento “Erodoto incontri” che si è svolto il 9 settembre dello scorso anno all’idroscalo di Ostia. Il museo Winterline di Venafro è a poche decine di metri dal castello Pandone ed è sorto dalla Vocazione di due amici Renato Dolcigno e Luciano Bucci che hanno dedicato l’anima alle tracce delle battaglie che hanno visto uomini morire e uccidere mani; abbandonarsi alla terra e al sangue.
Dinanzi a noi c’è il creatore di questo museo Luciano Bucci al quale abbiamo rivolto alcune domande per conoscere meglio cosa contiene questo museo.
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© Enzo Antonio Cicchino, 2024
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