Un’intera giornata di studi e pensieri intorno all’impatto della tecnologia digitale sulle pratiche di archiviazione e trasmissione dei testi letterari e del sapere editoriale, organizzata da Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori con l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, il Centro Manoscritti dell’Università degli Studi di Pavia, Fondazione Corriere della Sera, Comune di Milano, BookCity Milano e con il contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, il 5 novembre 2024,dalle ore 10.00 alle 18.00, al Centro Internazionale di Brera (via Marco Formentini 10, Milano).
Come dove e cosa salveremo?
L’impossibilità di decidere dove, come e quali testi salvare è una delle conseguenze più profonde e meno analizzate, specialmente in Italia, delle trasformazioni culturali degli ultimi trent’anni. La tecnologia digitale impone di ridefinire le pratiche di archiviazione, conservazione e trasmissione dei testi sedimentate in millenni di storia.
La digitalizzazione e automazione dei processi di scrittura, revisione e correzione e, più in generale, l’esplosione del testo giornalistico, letterario ed epistolare in una miriade di canali e piattaforme diverse, che vanno dalle note sul cellulare agli scambi su Whatsapp fino ai testi pubblicati sui social, rischia di rendere problematico il lavoro degli studiosi e di lasciare un vuoto nei processi di selezione e trasferimento della memoria del presente alle generazioni future.
Queste problematiche non hanno a che fare soltanto con la conservazione della memoria, cioè con il passato, ma anche e soprattutto con il futuro. Non appartengono solo a chi scrive o lavora nel mondo editoriale o archivistico, riguardano tutti, in un tempo in cui chiunque può pubblicare – testi, diari, fotografie – tutto in un certo senso diventa editoria. Per questo occorre che le competenze editoriali – cura del testo, cultura dell’immagine, sapere archivistico – si diffondano e diventino cultura comune.
Da questo nasce il convegno internazionale IL FUTURO DELLA MEMORIA. DOVE COME COSA SALVARE.
La volontà è porre al centro del dibattito culturale italiano il compito di adeguare le pratiche della memoria ai cambiamenti avvenuti e in corso.
Sono stati coinvolti scrittori e scrittrici, studiosi e studiose di varie discipline, italiani ed esteri, per confrontarsi con l’obbiettivo dichiarato di definire un manifesto programmatico che fissi le linee guida per l’archiviazione e la trasmissione dei testi giornalistici, letterari ed epistolari negli anni a venire.
Il convegno sarà aperto da Luca Formenton, Presidente di Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, e dagli interventi di Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano; Piergaetano Marchetti, Presidente dell’Associazione BookCity Milano; Chiara Faggiolani, docente di Biblioteconomia, Università di Roma Sapienza; Paola Italia, docente di Filologia italiana e Scholarly Editing presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna; Giuseppe Antonelli, docente di Storia della lingua italiana, Università degli Studi di Pavia e Presidente del Centro Manoscritti dell’Università degli Studi di Pavia,; Giacomo Papi, scrittore e Direttore del Laboratorio/FAAM.
La giornata si articolerà, poi, in due sezioni.
La sessione mattutina, a cura di Paola Italia, docente di Filologia italiana e Scholarly Editing presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, in collaborazione con Giuseppe Antonelli, docente di Storia della lingua italiana presso l’Università degli Studi di Pavia e Presidente del Centro Manoscritti dell’Università degli Studi di Pavia, radunerà studiosi e scienziati italiani e internazionali per raccontare le modalità di archiviazione e conservazione del testo più avanzate e interrogarsi su come adeguarle ai cambiamenti in corso.
Saranno presenti: Emmanuela Carbé (Università di Siena); Roberta Cesana (APICE-Università Statale di Milano ); Ferruccio de Bortoli (Fondazione Corriere della Sera); Fabio Desideri (Gabinetto Vieusseux, Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti”); Brenna Edwards (Harry Ransom Center; intervento video); Maurizio Ferraris (Università di Torino); Lucia Giagnolini (Università di Bologna, Università di Pavia); Nathalie Léger (Imec; intervento video); Sonja Moceri (Archivio Centrale di Stato); Oreste Pollicino (Università Bocconi di Milano); Silvia Trani (Archivio Centrale di Stato).
La sessione pomeridiana, curata da Giacomo Papi per Fondazione Mondadori, sarà una tavola rotonda durante la quale alcuni dei più importanti scrittori e scrittrici italiani del nostro tempo si confronteranno su quello che vorrebbero lasciare della loro opera alle generazioni successive, e su quanto invece vorrebbero disperdere, nel tentativo di abbozzare una sorta di testamento letterario e di definire i confini del testo letterario nell’epoca digitale.
Parteciperanno alla tavola rotonda condotta da Giacomo Papi: Marco Balzano, Donatella Di Pietrantonio, Antonio Franchini, Helena Janeczek.
La giornata sarà costellata da interventi video di alcuni tra i più importanti autori internazionali, Stephen Amidon, Fernando Aramburu, Elisabeth Åsbrink, Boris Belenkin, Jan Brokken, Geoff Dyer, Jennifer Egan, Björn Larsson, che nei mesi successivi terranno viva e allargheranno la discussione anche ad altri Paesi.
Il convegno è gratuito e a ingresso libero.